Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Dal suo laboratorio artigiano di Sant'Antonino che profuma di caffè San Domenico, Roberto Messineo è pronto a prestare la sua consulenza a New York.
Dopo aver collaborato allo Starbucks Reserve, un bel progetto che unisce torrefazione e degustazione realizzato a Milano dalla multinazionale americana, Roberto da alcuni mesi è al lavoro con Michele Maturo, imprenditore del caffè Dell'Aria, intenzionato ad aprire a breve una torrefazione a New York. "Stiamo lavorando da tre mesi a questo progetto di Roastery – racconta Messineo – e credo che entro settembre, anche prima, saremo operativi. L'impianto della struttura sarà tedesco, ma il cuore sarà italo-valsusino, come me che sono calabrese ma nato a Susa".
Un angolo dello Starbucks Reserve a Milano
Messineo sembra quasi proprietario di un cilindro magico, dal quale estrae continuamente sorprese. "La magia sta nel crederci. Se non ci credi, non potrai mai farlo" è il suo mantra. Lui, oltre che crederci, del caffè e dei suoi segreti conosce davvero tutto."Il caffè è un universo racchiuso in una tazzina – spiega – ci si entra dentro ma non esiste mai un punto d'arrivo, è una continua trasformazione". Una trasformazione che, da 25 anni a questa parte, lui non ha mai smesso di celebrare, riuscendo a raggiungere un fatturato di 300 mila euro.
"In 5 anni abbiamo triplicato il fatturato. Io ho uno staff incredibile composto da due ragazzi: Giovanni Pastorino, laureato all'università di Pollenzo e Luciano Iamonte, perito informatico. Sono dei marines, rispettosi e studiosi. Ogni giorno impariamo reciprocamente. Noi facciamo ricerca, come nelle botteghe rinascimentali, non adattamento. Lottiamo contro l'invisibilità e la carenza di aiuti nei nostri confronti, consumiamo tempo ed energie senza ricavarne nulla, per fare un investimento pro futuro. Ci interessiamo di botanica, geografia, letteratura, scienza, che hanno tutte a che vedere con il caffè, cercando di essere tecnicamente e socialmente al passo con i tempi".
Degustazione del caffè
A proposito di passi, negli ultimi tempi Messineo ne ha fatti da gigante. Soltanto poche settimane fa, infatti, era alla Luiss di Roma ad illustrare la blockchain ad una platea interessata, a fianco di relatori del calibro di Salvatore Majorana, pronipote dell'omonimo scienziato, e del tenente colonnello Pietro Romano, del gruppo anticontraffazioni e sicurezza prodotti della Guardia di Finanza.
"La blockchain deriva dall'uso delle criptomonete e offre grande trasparenza ai prodotti. Dopo due anni di sviluppo del progetto siamo l'unico esempio in grado di offrire una tracciatura completa sul caffè. Stiamo lavorando per inserire totem informativi, perchè è importante che il consumatore venga a conoscenza delle varie fasi produttive. Raccolta, torrefazione, insaccatura, trasferimento in nave, camion, con la blockchain tutta la storia è ricostruita. Si tratta di dati indeformabili, che permettono di garantire la certezza e l'onestà del prodotto. La blockchain protegge gli artigiani che fanno seriamente il loro lavoro".
Una tracciatura che per il Made in Italy rappresenta una scelta importante. E che dimostra come, davvero, una tazzina di caffè racchiuda un universo.
Ogni confezione di caffè riporta un QR code che ne illustra la tracciabilità