Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
“Questo è un posto che tanta energia prende quanta energia dà”. C'è da credere a Diego Margrit quando parla dei 12 ettari che compongono la sua tenuta del Forte della Brunetta. Arrivarci è già un viaggio, ma non tanto perché sia difficile da raggiungere - anzi è vero il contrario - quanto perché lasciata la strada asfaltata per quella sterrata si entra in un luogo lontano nel tempo e che cambia la percezione di chi lo visita (“Ancora oggi, ogni volta che vengo qua lo trovo un luogo magico”, dice Diego sorridendo).
Prati verdi curatissimi, scorci incredibili su Susa, la Valle e le montagne circostanti, i resti di quello che fu un imponente forte militare, gli edifici recuperati a nuova vita, la natura che sembra abbracciarti.
Chiamato “il Forte dei 100 cannoni”, in realtà non sparò mai un colpo: la sua costruzione iniziata nel 1708 (e durata 30 anni) prevedeva che la montagna venisse sagomata per rendere la fortificazione inattaccabile, con una miriade di gallerie e bastioni scavati nella roccia. Quando Napoleone smise di essere un pericolo, dato che aveva già conquistato i territori piemontesi, ne ordinò la demolizione e rese carrozzabile la strada verso il Moncenisio. In compenso oggi al posto dei cannoni ci sono tanti fiori, per celebrare riti nuziali indimenticabili.
L'idea di recuperare una parte della tenuta e di destinarla a questi eventi venne a Diego e a sua moglie Silvana proprio dopo avervi celebrato il proprio matrimonio. Inizialmente si dedicarono a quel tipo di ricevimenti, che ancora richiede la maggior parte degli sforzi concentrati nella stagione estiva, ma oggi sono in grado di proporre attività anche nei periodi dell'autunno e dell'inverno: al Forte vengono organizzati meeting, convegni, corsi e stage di yoga, tai chi, reiki, laboratori teatrali, oltre ad alcuni appuntamenti culturali. È stata preparata una palestra boulder per consentire agli appassionati di arrampicata di ritrovarsi ed allenarsi durante i mesi più freddi.
In occasione delle presentazioni di due libri sulla storia del Forte della Brunetta sono state eseguite visite guidate con la presenza di figuranti in costumi d'epoca e relativa rievocazione storica, e al piano terreno è stata allestita una piccola sala museale con tanto di plastici e reperti originali, per riuscire meglio ad inquadrare questi 12mila metri quadrati di storia del territorio valsusino.