Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo

29 lug 2025

Condove, il comune delle 80 borgate e dei mille itinerari

Norma Raimondo
Se è vero che “tutte le strade portano a Roma”, come afferma un noto adagio, è altrettanto incontestabile che Condove offra numerosi itinerari agli appassionati di montagna. Il Comune è il più grande …
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28 lug 2025

QUANDO IN PIEMONTE LE COPERTE DI LANA SI CHIAMAVANO "CATALOGNA"

Paolo Benevelli
Fino a qualche anno fa in Piemonte il termine “Catalogna” era il vocabolo normale usato per indicare una coperta di lana, così come lo era in Francia (“Castelogne”), e in Provenza (“Catalougno”). Ma …
QUANDO IN PIEMONTE LE COPERTE DI LANA SI CHIAMAVANO "CATALOGNA"
23 lug 2025

POPILLIA JAPONICA: UNA MINACCIA PER LE PIANTE CHE ARRIVA DAL GIAPPONE

Enzo Gioberto
La Popillia japonica, comunemente nota come scarabeo giapponese, è una specie invasiva appartenente alla famiglia Scarabaeidae. In Giappone ed in Cina, dove i nemici naturali della specie tengono le …
POPILLIA JAPONICA: UNA MINACCIA PER LE PIANTE CHE ARRIVA DAL GIAPPONE
21 lug 2025

Pesche ed amaretti: la tradizionale ricetta dei "persi pien"

Laboratorio Alte Valli
Succosa e zuccherina, la pesca è uno dei frutti estivi più amati. Ricca di carotenoidi, che il nostro corpo converte in vitamina A, è un vero e proprio toccasana per la vista e la pelle. Contiene …
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17 lug 2025

È disponibile la "Guida Free" 2025 della Valle di Susa

Laboratorio Alte Valli
Storia, natura, musei e gastronomia a portata di mano
È disponibile la "Guida Free" 2025 della Valle di Susa
La ghiandaia (il “giacu”), uccello dagli splendidi colori e dalla grande memoria
Animali

La ghiandaia (il “giacu”), uccello dagli splendidi colori e dalla grande memoria

Il nome dice già molto di questo splendido volatile: la Ghiandaia (Garrulus Glandarius) è un uccello appartenente alla famiglia dei corvidi che osserva una dieta prevalentemente composta da ghiande. Questi frutti le forniscono circa  la metà del suo fabbisogno alimentare, che viene poi completato da bacche, insetti, uova di altre specie e invertebrati.  Anche quel “Garrulus”, che corrisponde a canterino, sta ad indicare una sua vivace prerogativa: questo volatile è infatti in grado di …
16 nov 2021
Norma Raimondo
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Un po' di Storia

La “Vijà”, un momento di aggregazione che si svolgeva nelle stalle

Ai primi freddi autunnali, al giorno d’oggi, si accende il riscaldamento. In passato questa comodità non esisteva, mentre invece era abitudine, nei borghi agricoli del Piemonte, trascorrere le lunghe serate nelle stalle insieme ad altre famiglie, dando luogo alla tradizionale vijà. Questa parola, derivante dal verbo “vijè”, ovvero vegliare, sta ad indicare un momento di compagnia collettiva, nel quale ci si radunava, per il piacere di stare assieme o in attesa di qualche evento: poteva essere …
11 nov 2021
Norma Raimondo
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Animali

Il biancone, uccello simile all'aquila che si ciba di serpenti

Molto simile strutturalmente all’aquila, il biancone (Circaetus gallicus), rapace diurno dell’ordine dei Falconiformi, ha dimensioni considerevoli. Ben più grande della comune poiana, ha un piumaggio con tonalità cromatiche variabili dal bruno chiaro al marrone scuro. La testa del biancone è grande, caratterizzata da occhi gialli e lucenti, il suo corpo misura pressapoco 70 centimetri, mentre l’apertura alare può raggiungere i 190 centimetri. La parte inferiore dell’animale è chiara, il capo …
09 nov 2021
Norma Raimondo
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Un po' di Storia

1805: il telegrafo ottico attraversa la Valle di Susa grazie a torri, abbazie e castelli

Documentandosi sulle torri che punteggiano la valle di Susa si scopre che alcune risalgono ai tempi di Napoleone ed al collegamento fra Parigi ed i domini italiani realizzato col “telegrafo Chappe”, un sistema basato su segnalazioni semaforiche meccaniche posizionate su colline, torri e campanili. Claude Chappe nasce il 25 dicembre 1763 a Brulon, vicino Le Mans, secondogenito di cinque figli, che si applicheranno tutti nella telegrafia ottica. Al sopraggiungere della Rivoluzione intraprende …
09 nov 2021
Franca Nemo
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Frassino del Moncenisio (Google Street Wiew).jpeg
Fiori e Piante

Il Frassino, legno ideale per uccidere un vampiro. A Moncenisio un esemplare vecchio di 4 secoli

Il Frassino maggiore (Fraxinus excelsior), in piemontese noto come frassu, è un albero appartenente alla famiglia delle Oleaceae che può raggiungere altezze fino a 30 metri. Caratterizzato dal fusto slanciato e dalla corteccia grigio verdastra che tende a fessurarsi longitudinalmente negli esemplari adulti, ha una chioma a forma di cupola.  Non è un albero longevo, al massimo raggiunge i 150 anni. Capita con frequenza che, in età ormai avanzata, si schianti al suolo, per cui molti ipotizzano …
04 nov 2021
Norma Raimondo
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Tradizioni

“Cerea”, il saluto piemontese che esprime rispetto

Cerea, ovvero un Comune italiano in provincia di Verona, una pianta (la santoreggia domestica), una famiglia di chef, una società di canottieri ma, per i piemontesi,  innanzitutto un saluto.  “Cerea madamin!” al giorno d’oggi è difficile da udire e, se lo si sente, è facile sia pronunciato da qualcuno un po’ in là con gli anni. In passato, invece, riecheggiava spesso nell’aria quando un uomo, magari togliendosi il cappello, salutava una giovane donna. Oppure, era manifestazione di entusiasmo …
03 nov 2021
Norma Raimondo
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Un po' di Storia

La ferrovia Fell da Susa a St. Jean de Maurienne: due anni di lavori e soltanto tre di attività

Un brevetto originale, gallerie e strutture protettive, due anni di lavoro in alta montagna: inaugurata il 15 giugno 1868 la ferrovia Fell da Susa a St. Jean de Maurienne restò in esercizio per appena tre anni, fino al primo novembre 1871. Vi raccontiamo la storia di questo effimero capolavoro di ingegneria. Dopo la costruzione della strada napoleonica, dal 1803 al 1810, che fu la prima carrozzabile di montagna, il Moncenisio era diventato uno dei passi più frequentati delle Alpi, con più di 40 …
02 nov 2021
Guido Ostorero
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Un po' di Storia

La storia del “Maometto” di Borgone, in realtà un’edicola dedicata al Dio Silvano

Tra gli abitati di Borgone e di San Didero, una stradina s’infila tra i pascoli, indicata da un cartello con la scritta “Maomet”. La stradina si fa presto sentiero, e s’addentra nel bosco, costeggiando dapprima vecchi terrazzamenti dismessi e le capanne dove i viticoltori di qualche generazione fa preparavano il verderame. (...) Procedendo lungo il sentiero, un intrico di muretti a secco dalla forma e dai percorsi irregolari sfila tra la vegetazione, memore di ere passate. Pare che siano lì da …
28 ott 2021
Simone Siviero
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Escursioni e passeggiate

Dal Forte Roncia al Lac Clair, dove un tempo c'era il ghiacciaio

Dislivello: 670 m Difficoltà: T/E Tempo di salita: 1,30 - 2 ore. Periodo consigliato: fine giugno-ottobre Cartografia: 1.G.C. 1: 50.000 - f. 2 - Valli di Lanzo e Moncenisio; Didier Richard 1.50.000 Massif et Parc National de la Vanoise f. 11 Accesso:  Torino-Susa - frontiera del colle del Moncenisio. Si prosegue in direzione del colle fino al Plan des Fontainettes dove si posteggia. La caratteristica pianta circolare del Forte Roncia (foto di Franco Piantas). …
26 ott 2021
Rosanna Carnisio
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